Mentre guardavo alcuni video su YouTube, ne ho trovato uno particolarmente interessante di Julien Blanc un coach / formatore che seguo da tempo. In questo video, lui affronta un aspetto della crescita personale che spesso viene trascurato: il lato oscuro del continuo miglioramento di sé.
Ho pensato che questo argomento potesse essere molto interessante anche per te, quindi eccoti un riassunto del video.
Indice
Il lato oscuro della crescita personale “ossessiva”
Quando si parla di crescita personale, si sente spesso dire che bisogna sempre migliorarsi e cercare di essere una versione migliore di sé stessi. Tuttavia, l’aspetto meno discusso è che questo continuo tentativo di miglioramento può nascondere un messaggio implicito: “Non sono abbastanza”.
Julien ci spiega come il desiderio di migliorarsi, se portato all’estremo, possa rinforzare la convinzione di non essere mai sufficientemente bravi. Questo porta molte persone a diventare dipendenti da contenuti di auto-aiuto, sempre alla ricerca del prossimo consiglio, del prossimo “epifania”, come se fosse l’unico modo per sentirsi finalmente completi.
Questo fenomeno può essere paragonato a un genitore che pressa costantemente un bambino affinché migliori ogni singolo giorno. Immaginate un genitore che dice al figlio che deve svegliarsi sempre alla stessa ora, scrivere sul suo diario della gratitudine, andare a fare esercizio, e così via, ogni giorno.
Questa pressione continua rende la vita del bambino un peso, e la stessa cosa può accadere quando noi ci imponiamo regole ferree e routine estenuanti nella nostra vita. Quando la routine diventa troppo rigida, anche una piccolo insignificante contrattempo può causare un’enorme frustrazione e senso di fallimento.
Per questo dovremmo avere un approccio più gentile verso noi stessi, quasi come se fossimo genitori amorevoli nei nostri confronti. Questo significa riconoscere quando è il momento di spingersi oltre la nostra zona di comfort, ma farlo con empatia e supporto, senza cadere nella trappola della critica continua.
Non si tratta di essere troppo permissivi e lasciarsi andare a qualsiasi desiderio, ma di trovare un equilibrio tra supporto e disciplina, proprio come farebbe un genitore ideale con il suo bambino.
FOMO: la paura di perdere l’ultima novità
Un altro punto chiave riguarda la FOMO (Fear of Missing Out). Molte persone sono ossessionate dal voler fare tutto e sperimentare tutto, ma questo desiderio nasce spesso dalla mancanza di chiarezza su ciò che realmente si vuole.
Secondo Julien, è importante capire chi siamo, cosa apprezziamo e quali sono le esperienze che davvero vogliamo vivere. Se non facciamo questa riflessione, rischiamo di sentirci sempre inadeguati o di perdere qualcosa, invece di concentrarci sulle esperienze che per noi contano davvero.
Inoltre, dobbiamo essere assolutamente consapevoli che ogni scelta che facciamo comporta una rinuncia ad altre possibilità, e per questo motivo è fondamentale sapere quali sono i nostri obiettivi principali.
Solo così possiamo evitare di cadere nella trappola della procrastinazione mascherata da “auto-miglioramento”, dove continuiamo a consumare contenuti senza mai tradurli in azioni concrete.
Siamo veramente liberi?
Infine, un concetto molto potente trattato è l’importanza di riconoscere che siamo sempre limitati in qualche modo. Non esiste una vera libertà totale; ogni scelta comporta delle limitazioni. Ad esempio, una persona single potrebbe sentirsi “libera”, ma perderà l’opportunità di sperimentare la profondità delle relazioni che si sviluppano nel tempo.
Allo stesso modo, essere in una relazione comporta delle limitazioni, ma apre anche a esperienze di intimità e connessione che altrimenti non sarebbero possibili.
Il video invita a vedere queste “limitazioni” non come catene, ma come scelte consapevoli che possono arricchire la nostra vita. La chiave sta nel prendere decisioni che siano in linea con i nostri valori autentici e non con ciò che pensiamo possa renderci più accettati o validati dagli altri.
Conclusioni
Secondo me questo video è davvero l’anello mancante che spesso viene a mancare nel mondo della produttività e della crescita personale. Un promemoria per trattarci con gentilezza e consapevolezza, imparando a scegliere in modo più intenzionale cosa vale davvero la pena perseguire nella nostra vita.
Cosa ne pensi? Fammelo sapere nei commenti.