La leadership è un insieme di abilità e attitudini che vanno “allenate” per continuare a svilupparsi e permettere di raggiungere risultati sempre più importanti. E secondo il Dottor Stephen Covey ci sono in particolare 7 abitudini che possiamo applicare e sviluppare per migliorare la nostra vita, le nostre relazioni amorose e le nostre capacità di leadership
Si tratta di abitudini semplici, che però ci permettono di essere leader prima di tutto di noi stessi: leadership che possiamo applicare, con risultati ottimali, anche nei confronti delle altre persone.
Vediamo insieme queste 7 abitudini della leadership, da applicare nella nostra vita personale e professionale.
Indice
1 Impara a valutare nel modo corretto quello che è urgente
Troppo spesso abbiamo la tendenza, di fronte a molteplici e urgenti impegni personali e professionali, ad andare in confusione. E questo ci porta a concentrarci piuttosto sulla confusione che abbiamo in testa che sui problemi da risolvere. Il rischio è quello di girare in loop, senza in realtà vedere in modo chiaro come muoverci.
Dobbiamo imparare a mantenere la calma e definire in modo chiaro le priorità, rimanendo concentrati sul completare prima le attività più importanti: in questo modo il nostro rendimento può migliorare in maniera importante.
Dobbiamo renderci conto che le attività urgenti spesso non sono quelle più importanti e,quindi, avere sempre ben chiara la priorità dei compiti che ci siamo dati. In generale, le attività più importanti sono quelle che hanno un impatto maggiore in termini di risultati.
2 Concentrati su quello che è più importante
Le persone aiutano a ottenere profitti, ma non sono comprese in nessuna voce di bilancio. Ma si possono vedere nei commenti dei clienti, nel morale dei collaboratori e nelle motivazioni che spingono a fare sempre meglio. La loro importanza è capitale e le persone dovrebbero essere sempre al centro del nostro “focus”.
Le persone, i clienti, i collaboratori, amici e familiari, sono più importanti di tutto il resto, in ogni campo della vita.
3 Prima di tutto cerca di comprendere le persone che devi guidare
Le persone hanno diverse personalità e gusti: lo sappiamo in via teorica, ma dobbiamo anche imparare a capire le differenti personalità delle persone con cui collaboriamo. Dobbiamo partire dal concetto che si tratta di semplici differenze e che questo non rappresenta un problema.
Se riusciamo a capire le persone, siamo anche sulla buona strada per farci capire da loro, comunicando nel modo corretto. Altrimenti rischiamo di parlare per loro una lingua sconosciuta e di non ottenere il massimo.
Un buon libro da cui partire per capire meglio gli altri potrebbe essere: come trattare gli altri e farseli amici di Dale Carnegie.
4 Investi su te stesso!
È importante investire su noi stessi: dobbiamo sempre chiederci se stiamo facendo qualcosa di concreto per migliorare il nostro carattere, le nostre abilità, la nostra sicurezza e soprattutto le relazioni che abbiamo con le altre persone.
Non possiamo limitarci a chiedere ai nostri collaboratori di dare il massimo senza, allo stesso tempo, aiutarli a crescere in campo personale e professionale.
Possiamo “affilare la lama” studiando, rimanendo aggiornati e allenandoci a inserire e mantenere abitudini positive. Se non lo facciamo, potrebbe essere difficile raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.
5 Inizia avendo sempre in mente il traguardo
Devi sempre avere chiara la tua destinazione: perché, se sai dove vuoi andare, è più facile capire a che punto ti trovi del percorso. E per raggiungere il traguardo ricorda che ogni singolo giorno e ogni attività deve puntare a raggiungere la meta.
Questa è la vision che devi trasmettere alle altre persone, insieme a tutte le risorse, le capacità e le aspettative che servono per completare il percorso. E avere sempre in mente l’obiettivo finale aiuterà tutti a essere più efficienti.
6 Non procrastinare
La tendenza a procrastinare un’attività o un impegno a “un giorno” è fin troppo diffusa, come lo è, per le persone che vengono assorbite dal lavoro, quello di rimandare a “un giorno” il tempo da dedicare a sé stessi o alla famiglia.
Ma queste abitudini non sono assolutamente adatte a un vero leader. Devi ricordare che “un giorno” non ha una data precisa sul calendario, quindi c’è il rischio concreto che “quel giorno” non arrivi mai. In realtà “un giorno” proprio non esiste.
Se vuoi essere un vero leader è importante che impari a bilanciare nel modo giusto il rapporto tra vita professionale e vita privata, in modo che nessuna delle due ne esca danneggiata. In questo modo potrai essere anche un modello per tutti quanti collaborano con te, che potranno seguire la tua strada con ottimi risultati.
Lo sapevi che non saper bilanciare la vita privata con quella lavorativa può portare al burnout? Se hai bisogno di aiuto da questo punto di vista dai un’occhiata al servizio di Life Coaching Roma o online
7 Sii proattivo
Essere proattivi significa anticipare quelli che sono i problemi e le esigenze che si possono verificare nel campo professionale e anche in quello personale. Dobbiamo imparare a “pensare oltre” in qualsiasi situazione, sia che si tratti di gestire un progetto, sia che si tratti pensare a un cambiamento del mercato oppure alle necessità che i membri del nostro team possono manifestare.
Per essere un vero leader è importante essere attenti a quello che succede nel presente, ma anche pronti a quello che riserva il futuro: se siamo proattivi, difficilmente qualsiasi evoluzione o situazione potrà coglierci di sorpresa, perché saremo già pronti a risolvere ogni problema che si può presentare.